Nell’articolo:
• La Odyssey di Arbitrum rappresenta un ottimo volano per il prezzo del token UNI
• Come si presenta Uniswap al lancio del token Arbitrum
• I temi caldi in corso di discussione all’interno della community
Nell’ambito del più generale approfondimento dedicato alla chain Arbitrum (vedi QUI), vi parliamo oggi di Uniswap.
È passato più di un anno da quando l’exchange più conosciuto e utilizzato nella finanza decentralizzata ha lanciato Uniswap V3 sulla mainnet di Arbitrum. E, oggi, questo “connubio” promette ancora bene. Vediamo perchè.
Salita dei prezzi e incremento della treasury
La Odyssey di Arbitrum (vedi QUI) rappresenta, infatti, un ottimo volano per il prezzo del token UNI, perché:
- è presumibile che Uniswap sia tra i “candidati” migliori per ricevere una quantità notevole del token di Arbitrum che, prima o poi, il protocollo lancerà (per maggiori info, vedi QUI). Tali token potranno arricchire la tesoreria (treasury) di Uni o finire nelle tasche dei Liquidity Providers (analogamente a quanto potrebbe verificarsi su Optimism, se le proposals sul programma di liquidity mining passeranno);
- il rilascio del token di Arbitrum aumenterà, probabilmente, l’attività on chain su rete Arbitrum e potrebbe guidare una salita generale dei prezzi degli asset propri dei protocolli più legati alla chain in questione. E Uniswap è il secondo protocollo per Total Value Locked (TVL); e cioè per valore totale detenuto. Inoltre, Uniswap è l’exchange decentralizzato (Dex) con i volumi maggiori su Arbitrum.
Stato attuale di Uniswap: i temi caldi
Se queste sono le prospettive future, qual è invece lo stato delle cose? Come si presenta Uniswap al lancio del token Arbitrum? Quali sono i temi caldi in corso di discussione all’interno della community?
Fee Switch: le fee dai liquidity provider agli holder?
Partiamo dal Fee Switch, il tema più chiacchierato all’interno della community: si tratta, in sostanza, della possibilità da parte di Uniswap di trattenere una quota parte delle fee che attualmente il protocollo paga ai liquidity provider, per destinarle ad altri scopi.
Non è scritto però da nessuna parte che queste somme debbano finire nelle tasche degli holders UNI, anche se le probabilità sono elevate.
Uniswap ha affermato, più genericamente, che questa fetta di fee verrà destinata ad un “decentralized funding mechanism used to support contributions to Uniswap and its ecosystem.”
L’argomento è estremamente delicato perché le conseguenze della sua implementazione sono sia positive che negative. Il protocollo, infatti, da un lato beneficerebbe di ulteriori risorse per finanziare lo sviluppo tecnologico, partnership strategiche, iniziative di marketing e soprattutto eventuali reward agli staker, ecc. Dall’altro, rischierebbe di perdere quote di mercato in termini di TVL, perchè i liquidity provider sarebbero meno incentivati.
In ogni caso, allo stato delle cose, non si conosce ancora la destinazione dei fondi né le modalità precise della sua implementazione: si parla della possibilità di detrarre circa ⅙ dalle fee dalla fornitura di liquidità (liquidity provisioning – LPing) su 3 pool molto capienti (ETH/USDC-USDT-DAI), con 3 tier fee (percentuale trattenuta dall’exchange per lo swap all’interno della pool) diversi: 0.05%, 0.3% e 0.1%. Però, c’è da aggiungere, che la community ha votato a favore e si attendono novità in merito. Stay tuned.
Il lancio su altre chain
Uni V3 verrà lanciato su altre 2 chain, Zksync e Aurora (sono terminate con un voto a favore le rispettive votazioni su snapshot), aumentando così TVL e quote di mercato complessive nel settore dei Dex. I tempi previsti per il lancio (deployment) sarebbero di 2-3 settimane per il primo e di 3-4 per il secondo.
Perplessità su Uniswap e Gamma strategies
Gamma Strategies, un protocollo di liquidity management su Uni v3, nonché market maker attivo su Uni, ha sollevato alcune perplessità in merito alla tanto dibattuta questione del Fee switch e al peso dei Market Makers sulle decisioni di governance più sensibili (come la destinazione dei ricavi raccolti, appunto, con il fee switch); link di approfondimento qui.
Una nuova raccolta fondi
Uniswap ha lanciato un nuovo funding round (guidato da Polychain Capital) che è stato pienamente sottoscritto dagli investitori per un importo totale pari a 165 milioni di dollari e, ora, la valutazione del protocollo è ora stimata sui 1,66 miliardi di dollari. Hanno partecipato all’operazione di finanziamento Venture capital prestigiose come Paradigm, a16z e Variant. I numeri sono eccezionali se contestualizzati con il quadro macro attuale; a testimonianza dell’interesse che il protocollo continua a suscitare tra le figure istituzionali del mondo crypto e non.
Uniswp V3 si “trasforma” per approdare su Starknet
Grazie a questa “trasformazione” sarà possibile scambiarsi token su Starknet, la rete Ethereum di livello 2 considerata più scalabile ed economica rispetto a quelle già utilizzate.
Entrando più nel tecnico, il progetto – portato avanti da Nethermind – prevede la cosiddetta transpilazione di Uniswap V3 su Warp, che consente ai progetti basati su Ethereum scritti in Solidity di trasferire il codice sorgente su StarkNet.
Il transpiling è il processo che consiste nella trasformazione di un codice sorgente scritto in un determinato linguaggio di programmazione / scripting in altro linguaggio di programmazione/ scripting con un livello di astrazione simile.
Nel caso specifico, Warp “trasforma” il codice Solidity in codice Cairo, il linguaggio di programmazione utilizzato per scrivere applicazioni su StarkNet.
In questo caso, Warp “traduce” il codice Solidity in Cairo, il linguaggio di programmazione utilizzato per scrivere applicazioni su rete StarkNet.
Secondo Schellekens, il plugin Warp è ancora tecnicamente in fase di sviluppo, ma ha aggiunto che Nethermind avrà presto “l’intera suite di test di Uniswap in esecuzione contro un’implementazione di Uniswap distribuita su StarkNet”. Questo risultato è stato reso possibile dalla nuova funzionalità implementata su Starknet, “contract creation from other contracts” (la crezione di contratti da altri contratti con diverso linguaggio di programmazione). Il lavoro del team di Nethermind non è, tuttavia, terminato: il GitHub di Warp mostra che vi sono ancora talune funzioni di Solidity che gli sviluppatori del team non hanno ancora capito come aggiungere su Cairo, mentre altre necessitano di ulteriori interventi di correzione.
Sebbene permangano dubbi sull’attuale e futura utilità del token UNI, tuttora sprovvisto di utilità (se non per l’attribuzione di governance power), il progetto era e rimane il fiore all’occhiello della DeFi, con un vantaggio siderale sulla concorrenza, lo sguardo sempre rivolto all’innovazione e una treasury mostruosamente grande.
Ogni analisi presentata rispecchia esclusivamente il punto di vista degli autori e non rappresenta un suggerimento operativo o un consiglio o un segnale di trading; non deve, inoltre, essere presa come supporto previsionale sull’andamento futuro dei mercati e degli strumenti finanziari analizzati.